Abbigliamento e autostima: la modaterapia

Abbigliamento e autostima: la modaterapia

Usa gli abiti per vestire la tua autostima

Neurofashion utilizza gli abiti come strumenti di benessere.

È pensato per essere uno spazio sicuro in cui si possono riversare i pensieri, le emozioni e i desideri per lavorarci attraverso il linguaggio creativo della moda scoprendo meccanismi di coping emotivo sani.

Il nome Neurofashion indica l’unione tra moda, psicologia e neuroscienze. 

Detti come “l’abito non fa il monaco”sono presenti nella nostra cultura da decenni ma sebbene questi modi di dire spesso rispecchino la realtà, la psicologia ci spiega che in una certa misura, ciò che indossiamo è in realtà un riflesso di ciò che siamo.

Identità e stile

Lo stile è senza dubbio una parte significativa della nostra società; l'industria della moda è un settore che impiega milioni di persone in tutto il modo e la sua influenza ricade su tutti noi anche i più scettici e meno interessati. 

Le persone sono attente allo stile; siamo molto orgogliosi di ciò che indossiamo e di dove facciamo acquisti, suggerendo che il nostro aspetto deve rappresentare qualcosa di più della semplice vanità. 

In effetti, la psicologia ha indicato che può aumentare la nostra autostima, creare un'identità personale e rafforzare il senso di appartenenza.

Forse l'uso più importante dell'abbigliamento è quello di costruire un senso di stile e, di conseguenza, di identità. 

Nel fare ciò, costruiamo relazioni tra noi stessi e il nostro abbigliamento. 

Attraverso i nostri abiti esprimiamo i nostri Sé: 

  • il Sé ideale ("la persona che voglio essere”),
  • il Sé reale ("la persona che sono il più delle volte") 
  • Sè imperativo (“la persona che dovrei essere")

Questi concetti di Sé possono essere tradotti attraverso gli abiti per i nostri amici, per i nostri familiari e persino per gli estranei.

Prima ancora di parlare con una persona, è probabile che abbiamo, consapevolmente o no, già costruito un’idea di lei nella nostra mente.

Abbigliamento e autostima



È stato scoperto che la nostra autostima si abbassa quando sperimentiamo una grande differenza tra il nostro Sé reale e il nostro Sé ideale (Teoria dell'autodisciplina; Higgins, 1987). 

Proviamo frustrazione e delusione se la persona che vediamo allo specchio non è la persona che aspiriamo ad essere. 

Tuttavia, l'abbigliamento può essere usato come un modo per ridurre questa discrepanza e migliorare l'autostima. Attraverso i nostri vestiti possiamo sperimentare e provare a manifestare le diverse versioni di noi stessi e questo ci aiuta a costruire la nostra identità. 

Ci sentiamo apprezzati e liberati quando i nostri abiti trasmettono con successo agli altri "la persona che vogliamo essere". 

Avere un senso dello stile è, quindi, più di una semplice ossessione per la propria immagine: è un modo per aumentare la fiducia, esprimere la creatività e potenziarsi.

Gli abiti raccontano chi siamo

Mentre possiamo usare lo stile personale per costruire un'identità in modo indipendente, spesso è anche un modo efficace e probabilmente vantaggioso per raccontare la nostra identità agli altri. 

Attraverso i nostri abiti incoraggiamo la formazione di un in-group e di conseguenza creiamo da un lato un senso di appartenenza e dall’altro ci differenziamo rispetto agli altri gruppi.

Ad esempio, a Capo Verde, la moda è nota per essere utilizzata nella "cultura giovanile" per costruire identità sia individuali che sociali (Saucier, 2015). Uno stile chiave indossato dagli adolescenti si ispira alla cultura hip-hop. Lo descrivono spesso come "la più nera delle culture", quindi "essere giovani e neri significa vestirsi all'interno dei confini della cultura hip-hop" (Gilroy, 1994). 

Gli stili adottati da un adolescente possono comunicare chi è in modo autentico e sincero sia dal punto di vista culturale, sia personale e ne definisce l’identità individuale e di gruppo. 

Autoespressione

L’abbigliamento è uno strumento per l'auto-espressione; colori, tonalità, fantasie, trame e forme possono essere usati per sperimentare ed esplorare ciò che ci piace, sentirci bene e trovare divertimento nel trasformarci e nell’indossare. 

Sia che scegliamo di seguire le tendenze stagionali, seguire con passione i consigli della nostra influencer preferita, prendere ispirazione da riviste del settore, oppure solamente di mettere la prima cose che ci capita, ciò che indossiamo ha qualcosa da dire su di noi come individuo, sul gruppo a cui apparteniamo, sulla società in cui viviamo e anche su chi vorremmo essere.

Inoltre la psicologia ci suggerisce che c'è di più di quanto sembri: lo stile può supportare la nostra autostima, potenziarci come individui e aiutare le relazioni che creiamo.

Avere un senso dello stile e vestirci in linea con i nostri desideri non è certamente la cura per tutti i nostri problemi, ma non c'è vergogna nell’essere orgogliosi di ciò indossiamo e nel mantenere autonomia nelle nostre scelte in termini di abbigliamento in quanto questo potrebbe contribuire a migliorare la qualità della nostra vita e il nostro benessere psicologico.

Gli abiti come strumenti di benessere

Attraverso l’osservazione degli abiti che la persona indossa e i relativi significati, unitamente all’analisi del consumo di prodotti moda, è possibile, dedurre i tratti della sua personalità.

Usare gli abiti come strumenti di promozione del benessere significa fare acquisti anziché per colmare un vuoto, per attraversarlo e per creare valore.

Acquistiamo non solo per coprirci o per possedere ma anche per comunicare chi siamo agli altri e per vivere il nostro cambiamento.

Modaterapia

La moda terapia non è una terapia convenzionale, non si basa su regole prestabilite ed è ancora in via di sviluppo (Sacchi e Balconi, 2013). Potremmo pensarla come uno degli strumenti all’interno di percorsi psicoterapeutici consolidati.

Sacchi e Balconi nel loro libro “Modaterapia. Consigli, strategie e astuzie per stare bene con se stessi e con i propri abiti” indicano quattro tipologie di persone sulla base del loro rapporto “patologico” con la moda. 

Modadepressi: di questa categoria, fanno parte quegli individui con personalità problematica nei confronti dell’apparenza. 

Questa condizione l’abbiamo provata tutti in quei momenti della nostra vita in cui non si ha voglia di incontrare nessuno e neppure essere giudicati per il proprio comportamento ne tanto meno per il proprio aspetto che sembra essere assolutamente irrilevante. 

Modainsensibili: ovvero gli indifferenti nei confronti del vestire. Individui con delle potenzialità non sfruttate o non completamente espresse. Spesso oppongono una vera e propria resistenza al concetto di moda, fino a trasformare il loro abbigliamento in un’anonima uniforme. 

Sono quelli che potremmo definire “Chi ha il pane non ha i denti…”

Modanevrotici: ovvero le persone fantasiose, troppo fantasiose. Appartiene a questa categoria gli individui che non hanno uno stile ben definito o hanno troppe sovrastrutture estetiche. Si tratta spesso di persone dinamiche e intelligenti che non hanno difficoltà ad esprimersi liberamente, che vivono la propria immagine con naturalezza e divertimento ma anche con troppa sofisticazione o che prendono troppo sul serio l’aspetto esteriore. 

Modaschizzati: ovvero gli incoerenti incalliti.

Alcuni di questi individui, non sentono di avere uno stile ben definito, o ne possiedono troppi, spesso la linea di demarcazione tra le due cose, non è chiara, non hanno un’immagine di loro stessi in sintonia con quello che sono davvero.

La relazione con i tuoi abiti

È possibile esprimere la propria personalità attraverso l’utilizzo degli abiti nascondendo o esaltando così anche tutte quelle zone d’ombra che si manifestano nel nostro rapporto con la moda.

Il nostro obiettivo è quello di rendere consapevoli le persone dell’interazione che si crea abiti e accessori e come attraverso l’acquisto dei prodotti di moda, si dia all’individuo l’opportunità di crearsi un proprio stile e di effettuare un cambiamento. 

Cambiare non solo gli abiti in base alle mode attuali, all’umore, ai sentimenti, alla situazione storico sociale ma avviare l’individuo verso un ipotetico cambiamento, che gli permetta di aumentare l’autostima, di avere una visione più positiva di sé, partendo proprio dall’esterno, ovvero dagli abiti, per poi giungere attraverso il significato di quest’ultimi agli aspetti più profondi del Sé. 

Modaterapia. Consigli, strategie e astuzie per stare bene con se stessi e con i propri abiti